Immersioni alle Galapagos

Queste isole poste a cavallo dell'equatore sono davvero uniche non solo dal punto di vista delle immersioni ma anche di quello della fauna e del paesaggio terrestre che appartengono a un mondo dagli aspetti sorprendenti. Una delle cose piu' belle e' la confidenza che hanno gli animali con l'uomo. Le foche se ne stanno beatamente a dormire sulla spiaggia senza degnare della minima attenzione i turisti che gli passano accanto. Le iguane sono da tutte le parti e bisogna star molto attenti a non calpestarle. Anche gli uccelli si possono avvicinare senza che diano segno di paura. Durante la mia prima immersione un pesce mi ha morso un orecchio e in un'altra occasione una tartaruga ha preso ad accanirsi con la mia macchina Fotografica mordendo a piu' riprese l'oblo'. Lo spettacolo della scogliera e' comunque unico e ricco di aspetti inusitati come questa blow-hole da cui ad ogni ondata che si frange esce un getto d'acqua spettacolare.

Dal punto di vista delle immersioni subacque penso che le Galapagos possano definirsi come il regno degli squali martello. Non esagero veramente dicendo che di tutte le 30 immersioni effettuate durante la crociera  a bordo della Star Dancer non c'e' stata una sola in cui non li abbiamo incontrati! Sopratutto all'estremo nord dell'arcipelago presso gli isolotti disabitati di Wolf e Darwin era tutto un susseguirsi di branchi di martelli.  Un altro elemento caratterizzante la maggior parte dei siti di immersione e' la presenza di forti correnti. Noi tutti eravamo equipaggiati con un trasmettitore satellitare a 121.5 MHz che consentiva la localizzazione in caso fossimo andati dispersi in mare. Di solito il problema della corrente io l'ho risolto col gancio da scogliera (reef hook) ma li' spesso non era possibile perche' i grossi frangenti in superficie (surges) ti scuotevano avanti e indietro come un fuscello come se facessero apposta per strapparti via dall'appiglio tanto che un giorno, sul piu' bello, il mio gancio (di ottone, non particolarmente robusto) si e' spezzato di netto e io sono partito come un missile. 

Fortunatamente non sempre c'era corrente. Ad esempio all'isola di Wolf, i cui fondali all'andata ci avevano strapazzato un bel po', sulla via del ritorno, provenienti da Darwin, l'isolotto piu' a nord dell'arcipelago, abbiamo trovato una giornata magnifica, il mare la cui superficie liscia come l'olio brulicava di delfini e di corrente manco l'ombra. Le immersioni, specie le prime due effettuate il mattino sono state le piu' spettacolari che io ricordi di aver mai fatto, nella mia pur lunga carriera di sub. Decine e decine di squali martello che ti passavano in parata  dandosi il cambio con gli squali delle Galapagos e gruppi numerosi di aquile di mare. Da qualunque parte giravi lo sguardo, sotto ma anche sopra, sullo sfondo della superficie luminosa del mare eri circondato da questi meravigliosi bestioni che ti passavano davanti in pigre evoluzioni  intervallate da veloci passaggi a volo radente sopra la nostra testa. 

All'isola di Darwin, la meta piu' a nord che abbiamo toccato, Fotografare era invece piu' difficile perche' la corrente, particolarmente intensa e a raffiche violente, la faceva da padrona. Va detto pero' che lo spettacolo era unico con migliaia di pesci coloratissimi che sciamavano intorno come impazziti. Purtroppo le Foto in quei casi non rendono l'idea. Li' e in genere in tutte le Galapagos ci vuole il video perche' questo e' il regno del movimento e solo il video gli rende giustizia. Lo spettacolo delle foche ad esempio e' realmente unico. Queste simpatiche bestie, amichevoli e giocherellone, che sulla spiaggia si trascinano in modo goffo e penoso, sott'acqua si trasformano, dando spettacolo con evoluzioni e contorsioni incredibili, tutte eseguite a velocita' supersonica. Di solito sono in gruppo e sono come gattini che giocano urtandosi e mordendosi tra di loro, correndo come matti avanti e indietro davanti al sub attonito: e' una vera festa per il video operatore (la nostra guida Edwin ha girato un bel DVD e se qualcuno ne vuole una copia posso inviargliela) ma una tortura per lo sfortunato Fotografo che non riesce ad inquadrarne uno. Anche gli squali martello sono soggetti adatti prevalentemente al video. Possono essere inquadrati agevolmente dalla telecamera, dove il movimento sopperisce alla mancanza di dettaglio, ma con la macchina Fotografica munita di grand'angolo appaiono spesso troppo distanti e sbiaditi e cercare di staccarsi dalla parete per Fotografarli da vicino, oltre a incorrere nelle ire del Dive Master che lo ha proibito espressamente, significa rischiare di finire in mezzo al mare, anzi all'oceano. A questo proposito occorre dire che un neo, forse l'unico dei fondali delle Galapagos, e' la visibilita' piuttosto ridotta. Si va da scarsa a buona, a seconda dei posti, ma mai eccellente ed e' un peccato perche' altrimenti lo spettacolo sarebbe veramente da favola. D'altra parte e' proprio l'estrema abbondanza di plankton che sta' alla base di tutta quella vita stanziale e relativa catena alimentare 

Uno dei punti piu' interessanti e ricchi di squali, martelli, tartarughe ed aquile di mare e' l'arco di Darwin posto di fronte all'omonima isoletta.  Inutile dire che anche li' e' stata una battaglia continua contro la corrente: chi si lasciava andare finiva a centinaia di metri di distanza, fermandosi per fortuna a ridosso dell'isola. Va comunque detto che benche' inizialmente mi fossi trovato in seria difficolta', col passare delle immersioni mi son accorto di acquistare sempre piu' confidenza con la corrente tanto da rimanere un po' deluso se non la trovavo sopratutto per lo spettacolare movimento di creature sottomarine grandi e piccole che sempre l'accompagnava.

In superficie l'isola di Darwin, con le pareti a picco sul mare in cui le fregate dal gozzo gonfio e color rubino nidificano tra le stratificazioni appartenenti alle varie ere geologiche, sembra un libro di testo che narra direttamente la storia della terra. E' un fatto davvero sorprendente che mentre le isole piu' grandi, risalenti a 3-4 milioni di anni fa, sono dei vulcani spenti e ricoperti di lava, su cui cresce una vegetazione stentata come ad esempio questo cactus della lava, quelle piu' piccole e piu' giovani, Darwin, Wolf  e altre sono invece dovute esclusivamente al successivo sollevamento della crosta sottomarina. Comunque il mare ha iniziato la sua opera di erosione e tutta la crosta non protetta dalla lava si sta dissolvendo: l'arco di Darwin ne e' un bellissimo esempio. Affrettatevi allora a visitarlo perche' se aspettate ancora un po', diciamo un milione di anni, di esso e delle piccole isolette non rimarra' piu' traccia.

Per concludere le Galapagos sono davvero una esperienza unica e affascinante che auguro a tutti voi che mi leggete di poter fare prima o poi.

Confucio (Giovanni Marola) 

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