Great Barrier Reef ed Isole Fiji

Great Barrier Reff 
Si parte da Cairns a bordo di un vecchio peschereccio, il Taka II, riadattato a barca da crociera per sub. Siamo quasi in trenta, equipaggio compreso, stipati come sardine in cabine da due o quattro cuccette e servizi in comune all'esterno. La sala da pranzo, cucina inclusa, é poco più di uno stanzino con tre tavoli e per mangiare occorre salire sulle ginocchia l'uno degli altri. Il mare, anzi l'oceano, é parecchio mosso ed é una fortuna che io non soffra il mal di mare altrimenti rimetterei anche l'anima.
Il mio compagno di stanza é un simpatico ragazzo australiano a nome Matt che mi racconta essere lì per svolgere una ricerca sulle balene nane (Minke Whales). Pare sia l'epoca della loro migrazione e lui spera di vederne parecchie e di annotare le loro abitudini, ancora poco conosciute.


Dopo una notte insonne, sballottato in tutte le direzioni in una scomoda cuccetta, si arriva a Cod Hole, il punto più a nord della nostra crociera. La superficie dell'oceano é spazzata da violente raffiche di vento e si preannuncia una immersione abbastanza movimentata. Io faccio coppia con Corina, splendida ragazza di Perth ed esperta DM. Ci buttiamo e lei mi fa segno di seguirla lungo la cima dell'ancoraggio. La corrente é molto forte, la superficie agitata e io mi trovo subito a corto di fiato e in difficoltà. Segnalo a Corina che voglio scendere ma lei insiste per la ginnastica lungo la cima.
"Al diavolo bambola, mica ho più vent'anni come te io, vuoi farmi venire un infarto?"
Aziono "la rapida" e mi trovo di colpo in un paesaggio di fiaba: l'acqua limpida come un cristallo risente appena del moto ondoso in superficie e vengo accolto da grosse cernie amichevoli che mi volteggiano pigramente intorno. Dopo un po' arriva anche la mia compagna e proseguiamo insieme divertendoci  a svolazzare intorno ai grossi pesci che ci osservano con curiosa famigliarità. Corina é un'ottima conoscitrice della fauna australiana e scova bellissimi nudibranchi, pesci leone, anemoni ecc. Ben presto é ora di ritornare e si deve fare una bella pedalata contro corrente. Noto che Corina indossa le pinne Volo della Mares. Le ho provate e so che se c'é corrente non valgono un fico secco o così mi era parso. Io invece mi sono munito di un paio di super potenti Cressi master frog e pregusto l'umiliazione da infliggere alla mia giovane compagna. Pinneggio con stile ma con forza e decisione e solo dopo un bel pò mi fermo e mi giro per controllare il distacco: non vorrei che la poverina si spaventasse a rimanere sola. :-). Non vedo però nessuno! Ma vuoi vedere che...guardo in avanti sulla sinistra e vedo Corina che pinneggia con la grazia di una farfalla, ormai vicina alla scaletta della barca. Alla faccia delle Volo che non danno spinta... o forse sono io che... o é lei che... beh, meglio non pensarci. :-).
La crociera dura solo tre giorni e si fanno quattro immersioni al giorno. Corina mi confida di conoscere molto bene la costa occidentale dell'Australia e di essere un po' delusa da questa Grande Barriera Corallina che visita per la prima volta. A me comunque sembra niente male.
Ogni volta che risaliamo vedo Matt che fa lo snorkeling e osserva il fondale attaccato ad una lunghissma cima, per non essere portato via dalla corrente. Il poveraccio é molto deluso, se ne sta quasi sempre sul ponte e scruta speranzoso l'orizzonte ma di Minke Whales manco l'ombra.
Siamo al secondo giorno e alla fine della seconda immersione io e Corina stiamo facendo la solita sosta di sicurezza a 5 metri. Io sono distratto e pensieroso: medito sulla barriera invalicabile di età che mi separa dalla mia splendida compagna, quando lei mi da un colpetto sul braccio e mi indica qualcosa alle spalle. Mi giro e rimango di sale: due balene salgono pigramente dal basso a pochi metri da noi. Sono piuttosto piccole, lunghe si e no 7-8 metri e ci girano intorno un paio di volte, vicinissime e curiose per poi allontanarsi lentamente. Ho la macchina Fotografica ma, dannazione, ho finito il rotolo: l'occasione di una vita sprecata :-). Giunti in superficie troviamo Matt ai sette cieli: ne ha viste a decine e pure Fotografate. Tutti gli fanno festa e si congratulano con lui.

Isole Fiji
Ritornati a Cairns prendo l'aereo per le Fiji. Farò una crociera di una settimana con il catamarano della flotta Aggressor. Questa si che é una barca di lusso. Anche i miei compagni sono di stampo diverso, meno giovani e più orientati sul tipo materno, come la dolce
. Siamo solo in 8 persone ed io ho una cabina tutta per me con servizi privati e aria condizionata. L'equipaggio é molto simpatico e disponibile, sopratutto i figiani, e inoltre si mangia benissimo. Noto infatti con sorpresa che, benché gli altri passeggeri siano tutti americani e la clientela abituale dell' Aggressor sia al 99% americana, la cucina privilegia i piatti italiani, cucinati tutti molto bene. Poi capirò il perché: il capitano, Rob, é di madre italiana. ;-))))

Il primo giorno il tempo é pessimo: piove a catinelle e il mare é mosso. Le immersioni (quattro al giorno) sono però stupende: acqua limpida e pesci di tutte le dimensioni. Si va dalle tartarughe alle mante, dai pesci pagliaccio agli squali, ai barracuda e perfino a qualche martello, visto da lontano. Pochi purtroppo i nudibranchi, per i quali nutro grande passione.
I siti di immersione sono in genere facili, privi di forti correnti e hanno una conformazione caratteristica delle Fiji. In pratica si tratta quasi sempre di pinnacoli pressoché cilindrici che salgono a gruppi o isolati da un fondale di sabbia e roccia posto sui 20-30 metri. Sulla sommità pianeggiante, che quasi affiora, vi é un vero giardino fiorito pieno di coralli duri e sopratutto soffici, anemoni fluorescenti e tutte le creature del reef corallino ivi compresa la terribile stella corona di spine. Si parte dal basso in cui si possono incontrare grosse cernie e salendo lentamente a spirale si incontrano gorgonie rosse gigantesche, murene nelle loro tane, pesci leone e pappagallo variopinti, grossi branchi di barracuda e carangidi e una profusione di corallo soffice dal colore che va dal giallo al rosso rubino. Un giorno sul finire dell'immersione, sono apparse due bellissime mante che hanno preso a volteggiare intorno a noi passando e ripassando sul cocuzzolo del pinnacolo, in piena luce, consentendo così ai video appassionati del gruppo di riprendere delle immagini veramente straordinarie (io al solito avevo finito il rotolo ;-(((. Ma le immersioni per me più affascinanti sono state quelle notturne. Sopratutto nel sito denominato E-6 (dal nome dello sviluppo delle dia prodotto dalla Kodak) vi é una specie di grotta all'interno della quale vivono dei pesci stranissimi, che mai avevo visto prima. I loro occhi, grandi poco meno di una noce, sono fosforescenti. Se si spengono le lampade si vedono queste grosse gocce di intensa luce azzurrina che guizzano avanti e indietro e si rincorrono tra di loro in una danza surreale. É veramente uno spettacolo straordinario.


Per finire vi é la visita al villaggio. La ricordo sopratutto per due cose. La prima é il meraviglioso arcobaleno che ci ha accolti: non ne avevo mai visto uno così vicino, dai colori così vivi, così intensi e penso sarà uno dei miei ricordi più belli delle Fiji. L'altro é il calore e l'affetto che mi hanno mostrato le donne del villaggio: pare io sia stato il primo italiano a far loro visita.

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