
Del Veneziano sul relitto del Ruskin

"Ciao a tutti quanti dal vostro Lorenzo Del Veneziano.
Tempo grigio ma il mare sembra buono. Finalmente i permessi sono arrivati e possiamo partire alla volta di questa nuova esplorazione…che sarà un vero e proprio tuffo nel passato nella storia del nostro Paese!
Impacchettato tutto l'equipaggiamento e caricato sulle auto con le quali torneremo ad attraversare tutta l'Italia. Questa volta ci lasceremo il Millo alle spalle, per oltrepassare lo stretto di Messina... Stretto che già ha regalato al nostro Paese ben due grandi catastrofi: Reggio Calabria 1783 fu completamente rasa al suolo e ricostruita per subire, questa volte assieme a Messina, il nuovo sisma del 1908 con tanto di ondate di tsunami da 13mt. La storia è tragica e drammatica... tanto quanto il vuoto attorno all'identità di questo relitto il Ruskin... anche se sulla stampa locale è stato ricordato come il Produgal!

Questa volta per la logistica e l’organizzazione è stata affidata al Diving Ecosfera di Messina, di Domenico Maiolino. Mentre permessi ed autorizzazioni ci sono state concesse dal Comando Militare di MariSicilia di Augusta e dalla Guardia Costiera di Messina, che ringraziamo. Ci sentiamo presto con le immagini e le parole che troveremo per descrivere anche questo pezzo di storia…”

Il relitto del Produgal (ex Ruskin): Un'immersione nel passato della storia del nostro Paese ed ancora per documentare un relitto che ha fatto tanto per aiutare una terra straniera ai marinai russi imbarcati. Il Produgal è stato tra le navi che hanno prestato servizio a Messina nel 1908 a seguito del sisma che ha devastato lo stretto. "28 dicembre 1908, i colori dell'alba fredda si stavano diffondendo sulla città ancora addormentata... quando una violenta scossa ha ridestato tutti... la dove i muri iniziarono a crollare la gente si riversò per le strade... ". In 37 secondi un sisma di magnitudo 7.1 della scala Richter ed intensità 12 della scala Mercalli distrusse le città che si affacciavano sullo stretto: Messina e Reggio Calabria "mentre iniziavano ad accendersi i primi incendi la gente cercò rifugio in riva al mare... ma di li a poco le acque del mare si ritirarono per poi colpire le sponde con tre violente ondate di altezza superiore ai 13mt trascinando in mare centinaia e centinaia di persone incredule e paralizzate dal terrore". Fu il primo grande disastro del 1900 che colpì il nostro Paese e, stranamente, una vicenda così drammaticamente attuale.

Oltre al Produgal i mezzi accorsi alle richieste di aiuto di re Vittorio Emanuele III a Messina furono un incredibile sforzo di aiuti internazionali: Gran Bretagna, Francia, Germania, Danimarca, dalla Grecia alla Spagna e dalla Russia agli Stati Uniti le flotte confluirono presso i porti di Messina e Reggio Calabria carichi di materiali di prima necessità e di aiuti. Alcune navi si prestarono anche di imbarcare volontari e truppe italiane i cui mezzi erano impossibilitati a lasciare i porti. Le navi ed i supporti italiani, guidati dal Generale Francesco Mazza, arrivarono al mattino del 29 dovendo gettare le ancore in terza fila, dietro alla marina inglese che costituiva il secondo cerchio di aiuti.

“ Qui dove tutto è distrutto… rimane la poesia ” Giovanni Pascoli, Pensieri.
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