
Durante l'ultimo Congresso Tecnico organizzato dalla Federazione Italiana Attività Subacquee abbiamo potuto conoscere, grazie all'intervento di Flavio Enei, le bellezze del Museo del Mare e della Navigazione Antica con sette sale, oltre cento reperti e un affascinante percorso espositivo e didattico.
A dodici
anni dalla sua prima istituzione come "Antiquarium Navale", il museo si offe ai
visitatori in una veste del tutto rinnovata e notevolmente arricchita:
è una struttura d’avanguardia, nata dal contributo di molti enti e di
numerose persone, ma soprattutto dal tenace lavoro del suo direttore,
Flavio Enei, che, supportato da un’eccezionale squadra di tecnici,
operatori e volontari, si è impegnato per anni a conservare e
valorizzare le testimonianze di un lontano passato che il litorale
cerite restituiva nella zona compresa tra Alsium – l’odierna Palo – e
Centumcellae – oggi Civitavecchia.
Il Museo è stato realizzato in collaborazione con la Soprintendenza
Archeologica per il Lazio, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, con
lo scopo di descrivere con chiarezza e semplicità il mondo degli
antichi marinai, grazie a suggestive ricostruzioni al vero di ambienti
e strumentazioni, per le quali il Centro Studi Marittimi del museo ha
avuto la cooperazione di specialisti italiani delle Università della
Tuscia e di Roma Tre, del DRASSM di Marsiglia e del Centro
Camille-Jiullian dell’Università di Aix En Provence.
Il percorso espositivo inizia dal pianterreno, dove la I sala
"racconta" la storia dell’archeologia subacquea, ne spiega metodi e
tecniche. C’è perfino la riproduzione in dimensioni naturali di un
cantiere di scavo subacqueo sui resti di un relitto di nave oneraria
romana carica di anfore e dolia. Nella II sala viene trattato
l’affascinante tema della navigazione antica sull’Oceano, oltre quelle
Colonne d’Ercole che sembravano rappresentare un confine invalicabile.

La navigazione arcaica di Etruschi, Fenici e Greci è il tema della
III
sala, dove l’antica tecnica navale è ricostruita con lo studio dei
principali relitti individuati nel Mediterraneo. La sala ospita un
plastico ricostruttivo del porto di Cartagine, modelli di anfore
etrusche e puniche, una vetrina con ceppi di ancore litiche e anfore
etrusche originali provenienti dal fondale di Pyrgi, oltre
all’illustrazione dei principali tipi di ancore in pietra. Con la
IV
sala siamo all’epoca romana e particolare importanza viene data alle
pompe idrauliche usate per svuotare le imbarcazioni dall’acqua. Una di
queste è stata ricostruita nei minimi particolari, secondo le tecniche
e i materiali antichi: con un sistema di dischetti, ruota dentata e
puleggia, poteva espellere 210 litri d’acqua al minuto. Nella
V sala
viene affrontato il tema della navigazione a vela. Qui si può
comprendere il funzionamento dell’apparato velico con un modellino di
imbarcazione e un apposito ventilatore. L’ambiente ospita una copia
fedele del famoso "Rilievo Torlonia", del III secolo d.C., rinvenuto
nel Porto di Claudio (Fiumicino).
La
VI sala, dedicata alle navi romane da trasporto, ha una
ricostruzione a grandezza naturale della stiva di una nave oneraria del
I secolo a.C., con il suo carico di anfore e vasellame e le figure di
due marinai. Effetti sonori riproducono il repentino passaggio dal mare
tranquillo alla tempesta, che mette la nave in balia delle onde. Il
gubernator, tra le imprecazioni, ordina ai marinai di chiudere le vele
e gettare le ancore.
La
VII sala si trova al primo piano ed è dedicata alle ricerche in
corso sul fondale Pyrgense ed il progetto "Pyrgi Sommersa", curato dal
Museo Civico in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per
il Lazio ed il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.
Sede del Centro di Studi Marittimi del museo, la sala contiene
materiali provenienti dal porto etrusco, romano e medievale e pannelli
didattici che testimoniano le scoperte effettuate e ricostruiscono gli
antichi paesaggi costieri.
Puoi ingrandire le immagini cliccandoci sopra
{tab=sala I}
SALA I - Archeologia subacquea

Questa sezione introduce il visitatore alla conoscenza dell’archeologia subacquea, alla sua storia, ai metodi ed alle tecniche della ricerca sottomarina, dalla prospezione allo scavo. In un angolo della sala è rappresentato in scala al vero un cantiere di scavo subacqueo, dove archeologi subacquei sono intenti a documentare i resti di un relitto di nave oneraria romana carica di anfore e dolia. Le strutture della nave e il vasellame di bordo affiorante dal fondale, ricostruite in modo dettagliato, illustrano le tecniche costruttive e la vita di bordo. Un’intera sezione della sala è dedicata alle anfore, “fossili guida” dell’archeologia subacquea illustrate tramite dettagliati pannelli didattici. E' stata raccolta una ricca tipologia di reperti originali di epoca romana, databili tra il III secolo a.C. ed il VI secolo d.C., rinvenuti sui fondali di Pyrgi e dell’antico territorio cerite, Le anfore in esposizione provengono dall’Italia, dalla Spagna, dalla Gallia, dall’Egeo e dell’Africa settentrionale.
{tab=sala II}
SALA II - Gli Antichi sugli Oceani

Questa sezione è dedicata al tema degli antichi sugli oceani ed illustra con un grande plastico di un mappamondo e pannelli didattici le rotte dei principali viaggi esplorativi degli antichi oltre le Colonne d’Ercole, nell’Oceano Atlantico, nei lontani mari del nord e dell’estremo oriente: egiziani, fenici, punici, greci ed etruschi ai confini del mondo conosciuto.
{tab=sala III}
SALA III - La Navigazione Arcaica

Questa sala introduce il visitatore alla navigazione arcaica illustrando gli Etruschi, i Fenici e i Greci sul mare, con riferimenti ai principali relitti individuati nel Mediterraneo ed alle tecniche costruttive delle imbarcazioni. L'allestimento ospita un plastico ricostruttivo dell'antico porto di Cartagine, modelli di anfore etrusche e puniche, una vetrina con ceppi di ancore litiche ed anfore etrusche originali provenienti dal fondale di Pyrgi.
{tab=sala IV}
SALA IV - Gli Apparati di Sentina

La sala ospita la documentazione relativa agli apparati di sentina delle navi romane con specifico riferimento alle pompe idrauliche. Vengono illustrate con pannelli didattici e modellini ricostruttivi la pompa a bindolo, la noria, la coclea archimedea, la pompa a stantuffo. Di notevole interesse la ricostruzione in dimensioni reali di una pompa a bindolo funzionante realizzata secondo le tecniche ed i materiali antichi.
{tab=sala V}
SALA V - La Navigazione a Vela

La sezione è destinata a trattare il tema della navigazione a vela con specifici approfondimenti sulle manovre e sulle andature delle antiche navi “a vela quadra” in funzione dei venti e delle correnti. La sala ospita un simulatore costituito da un modello ridotto di nave con apparato velico funzionante ed attivabile con l’ausilio di un apposito ventilatore. L’allestimento comprende anche un plastico illustrante le possibili andature di entrata ed uscita da un porto antico oltre ad una tipologia di anelli da vela originali provenienti dal fondale del porto di Pyrgi insieme ad una lucerna in bronzo. E' stata realizzata una copia al vero del famoso “Rilievo Torlonia” con un pannello didattico che spiega il significato delle varie scene rappresentate
{tab=sala VI}
SALA VI - Le Navi da Trasporto

La sala è dedicata alle navi romane da trasporto, ospita una ricca collezione di ceppi di ancora originali provenienti dai fondali del litorale cerite e dal porto di Pyrgi. Il modello dell’ancora lignea di Tarquinia riproposto nel mezzo della sala documenta uno dei più straordinari ritrovamenti di ancore antiche ancora conservate per intero. Di grande interesse la grande ricostruzione in scala al vero della stiva di una nave oneraria del I secolo a.C. con carico di anfore e vasellame effettuata in base alla documentazione ricavata dallo studio di vari relitti scavati nel Mediterraneo. All’interno, due marinai sono intenti alla sistemazione del carico ed al controllo della sentina; effetti sonori riproducono i rumori della navigazione sul mare tranquillo ed in tempesta. La sala ospita, inoltre, una vetrina dedicata alla carpenteria antica con attrezzi del faber navalis romano riprodotti ed alcuni originali arnesi da carpenteria nautica del XIX secolo. Infine, un campione di pece di epoca romana introduce al tema della calafatura degli scafi e del trattamento delle superfici lignee delle imbarcazioni.
{tab=sala VII}
SALA VII - Pyrgi Sommersa

Le due sale illustra le ricerche in corso sul fondale Pyrgense ed il progetto “Pyrgi Sommersa” curato dal Museo Civico in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale ed il Gruppo Archeologico Cerite. Sede del Centro di Studi Marittimi del museo, ospita materiali provenienti dal porto etrusco, romano e medievale relativi alle merci trasportate ed alla vita di bordo. Pannelli didattici documentano le scoperte effettuate e le ricostruzioni degli antichi paesaggi costieri.
{tab=prenotazioni}
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Museo Civico di Santa Marinella
Castello di Santa Severa 00050 Santa Severa (RM)
Tel. 0766 570209 Fax 0766 570077
E-Mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORARIO:
Dalle ore 9.00 alle 13.00
Dalle ore 15.00 alle 17.00
NEI MESI DI LUGLIO ED AGOSTO:
Dalle ore 10.00 alle 13.00
Dalle ore 17.00 alle 20.00 E DALLE 21.00 ALLE 24.00
CHIUSO IL LUNEDI'
CHI LAVORA AL MUSEO:
Il Direttore:
Dott. Flavio Enei (Archeologo)
Gli Operatori Museali:
Dott.ssa Cristina Civinini (Laboratori naturalistici)
Dott.ssa Cecilia Marzi (Laboratorio di affresco)
Sig. Ivo Paglioni (Responsabile Laboratori Didattici)
Sig. Mario Palmieri (Laboratorio di Archeologia Navale)
Dott.ssa Alessandra Squaglia (Ufficio Didattico e Biblioteca)
Sig.ra Sandy Wiatt (Punto Vendita)
{/tabs}