La Decima MAS

StemmaXMAS

La Decima Flottiglia MAS, meglio conosciuta come Decima MAS o X MAS, brevemente "la Decima", fu un unità speciale della Regia Marina divenuta famosa per le sue coraggiose operazioni nella Seconda Guerra Mondiale, con l'affondamento di molte unità alleate durante la prima fase del conflitto e per le sue spericolate azioni SUBACQUEE

La storia della Decima può farsi risalire alle fasi iniziali della Prima Guerra Mondiale quando il cantiere navale veneziano SNAV fornì alla marina i suoi primi MAS (Motobarca Armata SNAV).
Si trattava di motoscafi derivati dai natanti turistici, ai quali venivano applicati tubi di lancio per siluri; imbarcazioni di questo tipo dovevano servire a moltiplicare la potenzialità offensiva navale non già, come sino ad allora, investendo in poche ma potentissime navi da guerra, bensì realizzando molti piccoli (ed economici) natanti, agili e scattanti, la cui essenziale ma preziosissima funzione era appunto quella di attaccare il naviglio nemico come velocissimi "lanciasiluri", con esaltazione dell'effetto sorpresa.


Con simili mezzi, contro i quali le possibili difese erano alquanto scarse, se non labili, ardimentosi come Teseo Tesei o Raffaele Rossetti ottennero diversi successi, fra i quali l'azione nel porto di Pola. L'acronimo "MAS" fu sviluppato anche con altre definizioni, fra le quali è principalmente nota quella di Gabriele D'Annunzio, che vi fece aderire il motto Memento Audere Semper. Il poeta-combattente, che aveva partecipato al "battesimo del fuoco" dei MAS durante la celeberrima Beffa di Buccari, ebbe sempre una particolare simpatia per il nascente gruppo degli incursori della marina ed il suo indubbio prestigio in seno al Regime gli consentì di propugnarne a più riprese il potenziamento.


mas1935, in previsione di una guerra con l'Inghilterra, fu costituita la 1° Flottiglia MAS, incaricata di organizzare i mezzi d'assalto della marina.
Oltre a versioni rinnovate dei MAS, furono realizzati dei siluri elettrici con pilota (SLC - Siluro a Lenta Corsa), detti maiali per la loro lentezza e scarsa agilità, e gli MTM (Motoscafi da Turismo Modificati). I maiali venivano portati vicino alle navi nemiche dai sottomarini, quindi guidati in immersione dai piloti fino alle chiglie delle unità da affondare.

Nel marzo del 1941 la 1° Flottiglia MAS fu ribattezzata in X° Flottiglia MAS, con il compito di sperimentare in segreto le nuove armi della marina; la flottiglia era dunque un'unità speciale, ad attività riservata. Il nome, o per meglio dire l'ordinale fu scelto in onore della legione prediletta da Giulio Cesare, la Decima appunto.
Fu confermato l'utilizzo dei mezzi presenti nella 1° Flottiglia e fu riconosciuta formalmente la specialità degli uomini d'assalto o uomini gamma, sommozzatori in grado di nuotare fino a sotto le navi nemiche per collocarvi dell'esplosivo.
masnav
La più celebre delle loro imprese è senza dubbio quella dell'affondamento delle corazzate inglesi Valiant e Queen Elizabeth, del cacciatorpediniere Jervis e di una petroliera ormeggiate nel super-protetto porto di
Alessandria d'Egitto, il 18 dicembre 1941; comandante dello Sciré, il sommergibile che aveva portato i maiali a destinazione, era l'allora tenente di vascello Junio Valerio Borghese, principe dell'antica nobiltà romana cui il 1 maggio 1943 sarebbe stato definitivamente affidato il comando della Decima, con base in Liguria.

 

Dalla Decima agli incursori di oggi


MAS_I-ex-di-gamma-ed-incursori L’armistizio dell’8 settembre 1943 sorprese la Decima Flottiglia Mas al massimo del suo sviluppo e delle sue capacità.
Gli avvenimenti che seguirono quei giorni sono noti a tutti: furono momenti difficili, vissuti nel dilemma di una non facile scelta .
Basti però ripensare alle parole con le quali il Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel confortò l’allora Capo di Stato Maggiore della Marina, Amm. Raffaele De Courten, che nel dilemma del momento a lui aveva chiesto consiglio: ”…In momenti così delicati è doveroso lasciare massima libertà alle coscienze, purché esse siano sinceramente rivolte al bene del Paese”.
Nelle grandi difficoltà e nella confusione di quel tempo ognuno, quindi, agì nella consapevolezza di una scelta pertinente, che giudicava nell’interesse del proprio Paese dilaniato da opposte fazioni.
Al nord proseguì la sua attività la Decima Flottiglia Mas (C.te J.V. BORGHESE), mentre al sud venne costituito MARIASSALTO (C.V. E. FORZA).
Tutti, dunque, continuarono a compiere quello che era ritenuto il loro dovere e a tutti, indistintamente, deve andare il nostro incondizionato rispetto.
Operatori 'Gamma' con la mascotte Al termine del conflitto la Marina Militare, afflitta da tanti problemi, ma consapevole del patrimonio umano pazientemente coltivato, continuò a seguire con attenzione questi suoi elementi , in attesa di tempi migliori.
E i tempi migliori non si fecero attendere a lungo; infatti, già nel 1947, riunendo il personale proveniente da MARIASSALTO con il personale della Scuola Sommozzatori e della Scuola Palombari di Livorno, si insediò al Varignano MARICENTROSUB (Foglio d'Ordine n° 66 del 15 Ottobre 1947), il quale diede vita al suo interno al Gruppo GAMMA (1950) ed ai Nuclei SDAI(1951).

I GAMMA erano un piccolo nucleo di nuotatori Guastatori (la lettera "G" di "guastatore" nell’alfabeto fonetico del vecchio libro dei segnali si pronunciava appunto “gamma”) con compiti di attacco contro obiettivi navali, mentre gli SDAI erano impegnati soprattutto nell’ingrato compito di bonificare porti e coste dagli innumerevoli relitti e ordigni disseminati lungo la penisola.
Un giorno di gennaio 1952 il T.V. Aldo MASSARINI, reduce della Xa Flottiglia Mas e di MARIASSALTO, venne convocato a Roma dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio PECORI GIRALDI, per discutere sulle capacità di organizzare un nucleo di incursori, sul modello di analoghe organizzazioni operanti all’epoca presso altre nazioni.“Ci pensi – disse l’Ammiraglio al T.V. MASSARINI – e mi faccia conoscere le sue decisioni”.MAS_Massarini.jpg I compiti che lo Stato Maggiore aveva previsto per questa nuova figura di “incursore” erano decisamente più ampi di quelli che tradizionalmente avevano visto impegnati gli eroi delle due guerre mondiali: ad un ruolo prettamente subacqueo si intendeva affiancare capacità di combattimento terrestre, appoggio ad operazioni anfibie, eliminazione di ostacoli subacquei.
In sintesi, si trattava di un vero e proprio salto qualitativo, poiché si passava dal combattere la “battaglia navale” a combattere la “guerra marittima”, allargando la gamma dei bersagli dalla nave a tutte le infrastrutture, in acqua o a terra, che in qualche modo concorrevano alla condotta delle operazioni navali.
Non senza difficoltà il C.te MASSARINI riuscì a radunare una dozzina o poco più di volontari tra Sottufficiali, Sottocapi, Comuni e due Ufficiali (T.V. A. BENEDETTI e T.V. L. BOTTI).

Varignano - Alcuni Operatori Incursori del 9° Corso

Questo piccolo gruppo di persone, vestite ed armate sommariamente, venne inviato alla Scuola del Genio Pionieri della Cecchignola, per un corso di addestramento al combattimento terrestre ed all’impiego degli esplosivi. 

Nel frattempo il T.V. MASSARINI era riuscito ad ottenere alcuni locali per l’accasermamento del gruppo presso il Varignano, già sede di MARICENTROSUB, e proprio qui il 1 maggio 1952 (con il Foglio d'Ordine n° 44 del 30 Maggio 1952), con il rientro a La Spezia degli operatori dalla Cecchignola, nacque il Gruppo Arditi Incursori della Marina Militare (GRUPPARDIN).
Quale esattamente avrebbe dovuto essere la “missione” di questo reparto e, di conseguenza, di quali armi, equipaggiamenti e mezzi avrebbe dovuto essere dotato, con quale addestramento gli uomini dovevano essere preparati e con quale criterio scelti, era un panorama tutto da definire ed esplorare.
In un tempo straordinariamente breve, tuttavia, il “gruppo”, cui non mancavano certo entusiasmo e dedizione, acquisì le conoscenze ed esperienze necessarie a risolvere gli interrogativi precedenti.
In questa impresa vennero trascinati anche enti come Maricommi La Varignano - Cerimonia di consegna brevetto da Incursore ad un Ufficiale ParàSpezia, che realizzò la prima tenuta da combattimento, Marimuni Aulla, che approntò i primi zainetti esplosivi e i vari artifizi, ed alcune ditte, che approntarono mezzi, materiali, armi, equipaggiamento subacqueo su specifiche richieste del “gruppo”; inoltre particolari studi vennero dedicati al programma addestrativo, e alla ricerca di quanto ci fosse di più adatto alla formazione di un incursore polivalente.
Allo scopo di allargare quanto più possibile le esperienze del Reparto, alcuni Ufficiali e Sottufficiali vennero inviati a frequentare corsi specialistici presso gli istituti di formazione di analoghi reparti negli Stati Uniti, Francia ed Inghilterra.
Forte di queste nuove esperienze, il 1 maggio 1953 fu costituito il Centro Arditi Incursori (MARICENTARDIN con il Foglio d'Ordine n° 54 del 23 giugno 1953 il fregio metallico sul basco di colore verde divenne ufficiale), alle dirette dipendenze di Maristat.
1945 - Ripresa aerea del Golfo del Varignano e di S.MariaA quell’epoca, quindi, al Varignano si trovarono a convivere tre Comandi diversi, con missioni non interdipendenti: MARIDIFE (Com. Difesa Costiera), il già citato MARICENTROSUB ed il nuovo MARICENDARDIN.
I tre Comandi coabitavano, condividendo in parte alcune strutture. Per consentire al nuovo Comando una maggiore indipendenza logistica, venne deciso di assegnargli le strutture della vecchia batteria di Santa Maria, opportunamente ristrutturata. Quasi contemporaneamente, il Comando del MARICENTROSUB venne assunto dal C.V. Gino BIRINDELLI, Medaglia d’Oro al V. M. della Decima Flottiglia Mas, al quale venne affidata anche l’alta direzione delle attività del Centro Arditi Incursori: era nato in questo modo MARISUBARDIN (Foglio d'Ordine n° 83 del 20 settembre 1955), che ebbe però vita molto breve.
Infatti, nel 1956, il C.te BIRINDELLI propose (ed ottenne da Maristat) la fusione del MARICENTROSUB e del MARICENTRARDIN nell’omnicomprensivo MARICENSUBIN, articolato in un Comando Base, un Gruppo Scuole ed un Reparto Operativo, Stemma del COMSUBINnel quale confluirono i “GAMMA” del MARICENTROSUB e gli “Arditi Incursori” src="/images/contenuti/MAS_consubin.jpg">.
La componente operativa del MARICENSUBIN assunse la denominazione di “Gruppo Incursori” (perdendo così l’aggettivo “Arditi”), che venne diviso in due aliquote, denominate “Incursori Navali”e “Incursori Costieri”.
Questa divisione, all’inizio, non venne bene accolta da tutti, soprattutto fra gli Arditi Incursori che si sentirono “declassati” a Costieri. Tuttavia gli stimoli e le esperienze di quel tormentato periodo del 1956 furono fondamentali per il successivo sviluppo dei reparti incursori e gettarono le basi per l’evoluzione verso l’attuale Incursore (senza aggettivi).
Nel 1957 MARICENSUBIN incorporò anche la Sezione Tecnica Autonoma di Bacoli (NA), ove, nel 1949, erano stati accentrati i mezzi speciali residuati del conflitto e, alla guida del C.V. Ernesto NOTARI, era stata posta la base per la rinascita dei Mezzi d’Assalto.
Con questa nuova configurazione, a coronamento di tutto il percorso fatto fino ad allora, nel 1961 venne costituito il Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, telegraficamente chiamato COMSUBIN.
Molta strada era stata fatta, ma molta ancora ne rimaneva da compiere, il COMSUBIN non fu certamente il traguardo ma, semmai, un punto di partenza per una nuova vita di un nuovo tipo di soldato e di uomo: l’Incursore moderno.

Il resto è storia di oggi.

 

 

Principali azioni d'assalto navali periodo giugno 1916 - settembre 1943


Giugno 1916 Durazzo - 2 MAS - Berardinelli - Pagano
Aff. Piroscafo LOKRUM (1.000 t)

Giugno 1916 Durazzo - 2 MAS -Berardinelli - Pagano
Aff. Piroscafo Sarajevo (1.100 t)

2 Novembre 1916 Canale di Fasana
Torpediniera
MAS 20
Battello
Cavagnari - Goiran - De Angelis
Vengono lanciati 2 siluri, che però non superano le reti di protezione della nave

9-10 Dicembre 1917 Trieste Vallone di Muggia
MAS 9 e 13
C.C. Luigi Rizzo
MAS 13:Ferrarini,Origoni,Volpi,Salvemini, Cassisa,Cabella,Dagnino,Piccirillo,Pessina
MAS 9: Battaglini,Martini,Foggi,Mazzella,Orsi,Poltri, Camini,Sansolini
Corazzata WIEN (5.600 t)

Febbraio 1918 Buccari
MAS 94, 95, 96
D'annunzio, Ciano, Rizzo
La "Beffa di Buccari"
Penetrazione nel porto, lancio di 6 siluri che però vanno corti, vengono lasciate in mare tre bottiglie con coccarde tricolori e messaggi di scherno anti-austriaci

Giugno 1918 Durazzo
2 MAS
Pagano - Azzi
Piroscafo BREGENZ (3.900 t)

13-14 maggio 1918 Pola
Grillo
T.V. Pellegrini e altri
Superate 4 delle 5 ostruzioni

10 giugno 1918 Premuda
MAS 15 e 21
GM Giuseppe Aonzo (MAS 21)
C.po Armando Gori (MAS 15)
Affondamento della corazzata
SZENT ISTVAN (Santo Stefano)

Novembre 1918 Pola
Mignatta
Magg.(GN) Rossetti e Ten. (Med) Paolucci di Valmaggiore
Forzato il porto a nuoto con mezzo speciale semovente. Aff. Corazzata VIRIBUS UNITIS (20.000 t) Piroscafo WIEN

12 agosto 1940 Alessandria (1)
1 motonave - 1 torpediniera - 1 sommergibile
4 SLC
Giorgini - Brunetti - Ten (GN) Tesei - Birindelli - Franzini e altri
Fallita per attacco inglese alla base di partenza, con affondamento del smg. IRIDE

24 settembre 1940 Gibilterra (1)
Sommerg. SCIRE'
(Com.Borghese)
3 SLC
Tesei, Birindelli, De La Penne, Paccagnini, Pedretti, Bianchi
Interrotta per ordini superiori

30 settembre 1940 Alessandria (2)
Smg.GONDAR
Smg.SCIRE'
3 SLC
Giorgini - Brunetti - Toschi - Franzini - Stefanini e altri
Fallita per intercettazione, affondamento del smg. GONDAR da parte del C.T. STUART (già dotato di ASDIC)

30 ottobre 1940 Gibilterra (2)
Sommerg. SCIRE'
(Com.Borghese)
3 SLC
Tesei, Birindelli, De La Penne, Paccagnini, Pedretti, Bianchi
Interrotta per avarie; un SLC entra nel porto

26 marzo 1941 Suda
2 CT (Crispi - Sella) 6 MT
Faggioni, Cabrini, Tedeschi, Barbieri, Beccati, DeVito
Incrociatore pes. YORK (8.250 t) Cisterna PERICLES (8238 t)

Aprile 1941 Edda
2 MTSM
Giobbe, Massarini, Iovane, Cerutti
Esito negativo

23 maggio 1941 Gibilterra (3)
Sommerg. SCIRE'
3 SLC
Borghese, Catalano, Vesco, Visintini e altri
Interrotta per avarie

25-26 luiglio 1941 La Valletta
1 MTL - 1 MTSM - 2 MAS - 9 barchini - Nave DIANA - 2 SLC
Moccagatta, Giobbe, Tesei, Costa, Parodi, Falcomatà, Bosio, Sciolette, Frassetto, Carabelli ed altri
Fallita per reazione del nemico. 15 uomini caduti, tra cui Tesei (comandante della Xa), Giobbe, Moccagatta

20 settembre 1941 Gibilterra (4)
Sommerg. SCIRE'
3 SLC
Borghese, Catalano, Vesco, Giannoni e altri
Cisterna FIONA SHELL (2.444 t) Moton.armata DURHAM (10.900 t) Cisterna DENBYDALE (8.145 t)

19 dicembre 1941 Alessandria (3)
Sommerg. SCIRE'
3 SLC
Borghese, De La Penne, Marceglia, Martellotta, Bianchi, Marino, Schergat
Corazzata VALIANT (30.600 t) Cor. QUEEN ELISABETH (30.600 t) Cisterna SAGONA (7.554 t) Cacciatorped. JERVIS (1.690 t)

Primavera 1942 Sebastopoli
5 barchini
5 barchini eslosivi
Todaro, Lenzi, Massarini, Berti Romano ed altri
Blocco della fortezza e 40 prigionieri 1 trasporto munizioni, 3 imbarcazioni armate.

14 maggio 1942 Alessandria (4)
Sommerg. AMBRA
3 SLC
Spaccarelli, Magello, Feltrinelli ed altri
Senza esito

14 luglio 1942 Gibilterra (5)
12 Nuotatori (gamma)
Straulino, Baucer ed altri
Piroscafi:
META (1.575 t)
SHUNA (1.494 t)
EMPIRE SNIPE (2.497 t)
BARON DOUGLAS (3.899 t)

Luglio 1942 Mediterraneo occ.
Piroscafo CEFALO 2 barchini siluranti
Dequal, Garutti, Cerolini, Patrizi
Senza esito

Agosto 1942 Haifa
Sommerg. SCIRE'
8 N. (Gamma)
Zelich, Chersch, Gnecco, Morgan, Del Ben ed altri
Fallita per affondamento del smg.SCIRE' dalla corvetta ISLAY

29 agosto 1942 El Daba
6 barchini esplosivi
4 barchini siluranti
Forza, Cosulich, Rattazzi, Carminati, Rossi ed altri
Cacciatorp. ERIDGE (1.050 t)

15 settembre 1942 Gibilterra (6)
3 N. (Gamma)
Straulino, Di Lorenzo, Giari
Piroscafo RAVENS POINT (1.787 t)

7 dicembre 1942 Gibilterra (7)
da Nave OLTERRA
3 SLC
T.V.Visintini-serg. Magro
G.M. Manisco-serg. Varini
S.T.(AN) Cella-serg. Leone
Operazione B.G.5
Fallita per la reazione nemica. Perdita di Visintini,Leone e Magro.

11 dicembre 1942 Algeri
Sommerg. AMBRA (C.C. Arillo)
3 SLC
10 N. Gamma
S.T. (A.N.) Morello, Botti, Rolfini, Ghiglione, Evangelisti, Feroldi, Boscolo, Lugano, Badessi, Ten.(G.N.)Arena, G.M. Reggioli, s.c.Pesel, s.c. Cocchi, s.c. Pamolli
Operazione N.A.1
BERTO (1.493 t)
EMPIRE CENTAUR (7.041 t)
OCEAN VANQUISHER (7.174 t)
ARMATTAN (4.558 t)

8 maggio 1943 Gibilterra (8)
da Nave OLTERRA
3 SLC
Notari - Lazzari
Tadini - Mattera
Cella - Montalenti
Operazione B.G. 6
PAT HARRISON (7.000 t)
MASHUD (7.500 t)
CAMERATA (4.875 t)

Estate 1943 Mersina, Alessandretta
1 Nuotatore
Ten. Luigi Ferraro
Operazione "Stella"
Piroscafo ORION (7.000 t)
Piroscafo KAITUNA (7.540 t)
M.N. FERNPLANT (7.000 t)

24 agosto 1943 Gibilterra (9)
da Nave OLTERRA 3 SLC
Notari - Gianoli
Tadini - Mattera
Cella - Montalenti
Petroliera TOPSHOVDI (10.000 t)
Piroscafo STANRIDGE (6.000 t)
Pir.HARRISON GRAY OTIS (7.000 t)

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